I Core Web Vitals (CWV in breve) rappresentano uno degli aspetti più rilevanti della SEO tecnica moderna, costituendo un set di metriche fondamentali che Google utilizza per valutare l’esperienza utente (UX) di un sito web.
Ma cosa sono esattamente i Core Web Vitals? Influenzano davvero il posizionamento organico? E soprattutto, come puoi ottimizzarli per migliorare le performance del sito web?
In questa guida completa, esploreremo a fondo i Core Web Vitals, fornendo tutte le informazioni necessarie per comprenderne l’importanza, implementare strategie efficaci per ottimizzarli e come i nostri esperti possono aiutarti.
Cosa Sono i Core Web Vitals? Il significato
I Core Web Vitals sono un insieme di metriche specifiche che misurano l’esperienza utente reale su un sito web, valutando gli aspetti fondamentali, ovvero la velocità di caricamento, l’interattività e la stabilità visiva. Queste metriche vengono raccolte attraverso il Chrome User Experience Report (CrUX), che si basa su dati provenienti dagli utenti reali del browser Google Chrome.
Introdotti da Google nel maggio 2020, i Core Web Vitals sono diventati un elemento sempre più importante nell’algoritmo di ranking, anche se esistono pareri discordanti sul loro peso effettivo come fattore di posizionamento.
Le tre metriche principali che compongono i Google Core Web Vitals (CWV) sono:
- LCP (Largest Contentful Paint): misura la velocità di caricamento (loading)
- INP (Interaction to Next Paint): valuta l’interattività (interactivity)
- CLS (Cumulative Layout Shift): analizza la stabilità visiva (visual stability)

Per garantire un’esperienza utente positiva, Google raccomanda di raggiungere il 75° percentile per ciascuna metrica Core Web Vitals. Ciò significa che il 75% dei caricamenti di pagina deve soddisfare o superare le soglie consigliate, con misurazioni separate per dispositivi mobili e desktop. In questo modo il tuo sito web sarà visto meglio sia dal motore di ricerca, che lo mostrerà più in alto nelle SERPs, sia dall’utente.
Questo benchmark rappresenta un equilibrio ideale: è sufficientemente elevato da assicurare una buona esperienza alla maggioranza degli utenti, ma non così rigoroso da risultare irraggiungibile per i webmaster.
Tutto questo contribuisce a migliorare i tassi di conversione e ridurre i tassi di abbandono del sito, considerati tra i KPI SEO più importanti per l’esperienza utente (UX). Dunque possiamo dire che I Core Web Vitals influenzano il posizionamento organico? Si e No. Un sito ad alta performance è avvantaggiato nel posizionamento SEO a patto che i contenuti siano poi interessanti. Dopotutto, “Content is King” non è il motto della SEO da decenni per sbaglio.
Vediamo nel dettaglio ciascuna di queste metriche per comprendere come influenzano l’esperienza utente e, di conseguenza, le performance SEO del tuo sito.
LCP (Largest Contentful Paint): La Velocità di Caricamento
L’ LCP, Largest Contentful Paint, letteralmente tradotto “Il più grande contenuto dipinto”, misura il tempo necessario per caricare l’elemento principale di una pagina web, ovvero il contenuto più grande visibile all’interno della viewport dell’utente. Questo potrebbe essere un’immagine, un video, un blocco di testo o qualsiasi altro elemento prominente.
Secondo Google, un buon LCP dovrebbe verificarsi entro 2,5 secondi dall’inizio del caricamento della pagina. Un valore superiore indica problemi di performance che potrebbero compromettere l’esperienza utente e, potenzialmente, il posizionamento organico.
La metrica LCP Google è particolarmente importante perché riflette la percezione dell’utente sulla velocità di caricamento e di conseguenza sulla qualità del sito web e rappresenta il momento in cui l’utente può effettivamente iniziare a interagire con i contenuti principali.
Una SEO tecnica efficace non può prescindere dall’ottimizzazione del LCP tra i Core Web Vitals, che rappresenta uno degli elementi più critici per garantire un’esperienza utente soddisfacente.
INP (Interaction to Next Paint): L’Interattività
L’INP, Interaction to Next Paint, letteralmente tradotto “Interazione con il prossimo dipinto”, è la metrica più recente, introdotta ufficialmente nel marzo 2024 per sostituire il precedente FID (First Input Delay). Mentre il FID misurava solo il tempo di risposta alla prima interazione dell’utente, l’INP valuta la reattività complessiva del sito durante l’intera sessione di navigazione.
L’INP misura il tempo che intercorre tra un’interazione dell’utente (come un clic o un tocco) e il momento in cui il browser è in grado di elaborare il frame successivo. In pratica, valuta quanto rapidamente il sito risponde alle azioni dell’utente.
Secondo le linee guida di Google, un buon INP dovrebbe essere inferiore a 200 millisecondi. Questa metrica è particolarmente importante per:
- Siti web con elevata interattività (applicazioni web, e-commerce, etc.)
- Pagine che richiedono frequenti input da parte dell’utente
- Migliorare la percezione di reattività del sito
L’ottimizzazione dell’INP rientra nelle attività di SEO Tecnica per eCommerce essenziali, poiché influenza direttamente la user experience durante il funnel di acquisto.
CLS (Cumulative Layout Shift): La Stabilità Visiva
Il CLS, Cumulative Layout Shift, letteralmente tradotto “Spostamento cumulativo del layout”, misura la stabilità visiva di una pagina, quantificando quanto gli elementi visibili si spostano in modo imprevisto durante il caricamento. Un valore elevato di CLS indica che i contenuti si muovono mentre l’utente sta cercando di interagire con essi, creando un’esperienza frustrante che potrebbe portare ad azioni involontarie, portando all’abbandono della pagina.
Un buon punteggio CLS Google dovrebbe essere inferiore a 0,1. Valori superiori possono causare click accidentali su elementi sbagliati e perdita del punto di lettura, cosa che causa l’inevitabile frustrazione dell’utente.
Il CLS è particolarmente problematico su dispositivi mobili, dove lo spostamento improvviso degli elementi può compromettere significativamente l’esperienza di navigazione. Un’attenta consulenza SEO può aiutare a identificare e risolvere i problemi in questo aspetto, contribuendo a migliorare sia l’esperienza utente che il posizionamento organico.
Altre metriche secondarie, ma tanto importanti quanto i Core Web Vitals per rendere un sito godibile all’utente, sono:
- FCP (First Contentful Paint), che misura il tempo necessario per visualizzare il primo elemento DOM sul browser dell’utente;
- TTFB (Time To First Byte)
- TBT (Total Blocking Time), una metrica di laboratorio utile a verificare problemi di interattività prima di pubblicare ufficialmente il sito
Come verificare la performance Core Web Vitals: Gli Strumenti
Come possiamo testare i Core Web Vitals? Ci viene in soccorso lo stesso Google ed altri enti terzi, che mettono a disposizione diversi strumenti gratuiti per effettuare un test approfondito del nostro sito web ed individuare tutti gli aspetti migliorabili.
Google PageSpeed Insights
Questo strumento gratuito fornisce un’analisi dettagliata delle performance di una pagina, includendo i Core Web Vitals. Questo è il principale strumento offerto da Google, la base. Ogni webmaster o proprietario di un sito dovrebbe esserne a conoscenza.
Lo strumento, dopo aver effettuato un’analisi, rilascia un rapporto ben comprensibile che mostra punteggi, errori e tutti i dati più importanti per migliorare la SEO Tecnica del nostro sito web.
Combinando dati reali provenienti dal CrUX con analisi in laboratorio, PageSpeed Insights offre valutazioni dettagliate per URL specifici, suggerimenti di ottimizzazione personalizzati e una chiara comparazione tra dati sul campo e dati di laboratorio. Lo strumento fornisce inoltre analisi separate per mobile e desktop, permettendo di identificare problematiche specifiche per ciascuna tipologia di dispositivo.
Per utilizzarlo è necessario visitare pagespeed.web.dev ed inserire l’URL della pagina da testare.
Il sistema analizzerà tutti i componenti del sito e restituirà i risultati LCP, INP e CLS; insieme ad alcune raccomandazioni utili per migliorare i punteggi.
PageSpeed Insights è particolarmente utile perché combina dati di laboratorio con dati reali provenienti dal CrUX (Chrome User Experience Report).
Google Search Console
La Search Console è un servizio un po’ più avanzato che permette di accedere a molti dati organizzati in sezioni, tra cui una dedicata ai Core Web Vitals. Utile per verificare il comportamento delle pagine del vostro sito web.
- Accedi al tuo account Search Console. Se non ne hai uno, è fondamentale crearlo, e ti spieghiamo come e perchè ti serve Google Search Console per la SEO qui.
- Naviga alla sezione “Esperienza di navigazione”.
- Consulta il report “Core Web Vitals”.
Questo strumento è particolarmente utile per identificare gruppi di pagine con problemi simili, permettendo di vedere i problemi riguardanti i dispositivi mobili e desktop.
Chrome DevTools
E’ integrato all’interno del browser e ci fornisce tutti i dati possibili sulla performance del vostro sito. Attenzione, questi dati sono altamente complessi e molto numerosi, ma se si vuole spremere al massimo il potenziale del sito web è la scelta più adatta.
- Premi
F12
oppureCtrl + Shift + I
(Windows/Linux) oCmd + Option + I
(Mac). In alternativa, clicca con il tasto destro sulla pagina e seleziona Ispeziona. - Naviga alla scheda “Performance”. Qui puoi avviare un profiling della pagina, registrando le sue prestazioni in fase di caricamento e interazione.
- Avvia una registrazione. Premi il pulsante Start profiling and reload page (icona del cerchio rosso) per iniziare il test. Il browser ricaricherà la pagina raccogliendo dati sulle performance.
Questo approccio è ideale per un’analisi approfondita di pagine specifiche, permettendo di identificare problemi dettagliati.
Dopo il test, vedrai una timeline dettagliata per capire i millisecondi di ritardo, i tempi di rendering, l’uso della CPU, gli eventi di input e i blocchi di rendering critici.

Strumenti di Terze Parti
Oltre a Chrome DevTools, esistono strumenti di terze parti che permettono di analizzare e monitorare i Core Web Vitals con funzionalità avanzate:
- API JavaScript per Web Vitals – Permette di raccogliere dati in tempo reale direttamente dal browser degli utenti, offrendo una misurazione più vicina all’esperienza reale.
- WebPageTest – Strumento avanzato che esegue test approfonditi sulla velocità e sulle prestazioni della pagina, includendo metriche dei Core Web Vitals con analisi dettagliate.
- Lighthouse – Integrato in Chrome DevTools, genera un report completo con suggerimenti per migliorare le performance, l’accessibilità e la SEO.
Questi strumenti offrono funzionalità aggiuntive e possono essere integrati nei processi di sviluppo per un monitoraggio continuo.
Un Core Web Vitals history checker può inoltre fornire dati storici sull’evoluzione delle performance del sito, permettendo di valutare l’efficacia delle ottimizzazioni implementate nel tempo.
Alcuni esempi di strumenti con questa funzionalità sono Treo Site Speed, DebugBear, Web Vitals Tracker e molti altri, ma volendo puoi anche scegliere la soluzione gratuita di salvare i tuoi risultati da PageSpeed Insights manualmente!
Field Data vs Lab Data: Comprendere la Differenza
Prima di utilizzare questi strumenti, però è fondamentale comprendere la distinzione tra la tipologia di dati che questi utilizzano e come influenzano i risultati.
I Field Data (Dati sul campo) raccolgono informazioni reali dagli utenti che visitano il tuo sito in diverse condizioni, considerando la varietà di dispositivi, connessioni e interazioni. Rappresentano l’esperienza autentica degli utenti e costituiscono la base primaria per la valutazione dei Core Web Vitals.
Gli strumenti che rilasciano i risultati basandosi sui Field Data sono:
- CrUX
- PageSpeed Insights
- Search Console
- Estensione WebVitals per Chrome
I Lab Data (Dati di laboratorio) vengono invece ottenuti in ambienti controllati, seguendo metodologie standardizzate che garantiscono ripetibilità e precisione. Sono particolarmente utili nella fase di sviluppo e per identificare regressioni prima del rilascio. Dove troviamo questi dati? Chrome DevTools e Google Lighthouse.
Come sottolinea Google, sebbene l’analisi in laboratorio sia essenziale nel processo di ottimizzazione, non può sostituire completamente i dati sul campo. Le prestazioni di un sito variano significativamente in base al dispositivo dell’utente, alla qualità della connessione e alle specifiche interazioni con la pagina. Solo i dati reali possono fornire un quadro completo dell’esperienza utente.
L’Importanza di un Approccio Integrato
Per una strategia di ottimizzazione efficace, si consiglia di combinare entrambi gli approcci.
Parti dai dati di laboratorio durante lo sviluppo per testare modifiche prima del rilascio, confrontare soluzioni alternative, identificare regressioni precocemente e stabilire benchmark di performance.
Poi, usa i dati sul campo per valutare l’esperienza reale degli utenti, verificare l’efficacia delle ottimizzazioni, identificare segmenti di utenti problematici e prendere decisioni strategiche basate su dati concreti.
I punteggi possono variare considerevolmente tra un approccio e l’altro, ed è perfettamente normale. Le condizioni di utilizzo reali influenzano significativamente le performance e i valori possono cambiare persino durante la stessa sessione di navigazione. Attenzione dunque a determinare innanzitutto se stiamo analizzando dati di laboratorio o sul campo prima di interpretare i risultati e pianificare interventi di ottimizzazione.
Per una SEO tecnica efficace, l’implementazione di un sistema di monitoraggio continuo dei Core Web Vitals rappresenta oggi un elemento imprescindibile per garantire prestazioni ottimali e un vantaggio competitivo nel posizionamento organico. L’analisi regolare e approfondita di queste metriche non è solo un requisito tecnico, ma una vera e propria strategia di business per migliorare l’esperienza utente e, di conseguenza, le conversioni e il rendimento del sito.
Scegliendo il servizio SEO Mensile di Pawn to Queen SEO, ci affidi il monitoraggio di queste e molte altre metriche, predeterminate in base ai tuoi obiettibi di business.
Ti consigliamo di calcolare il potenziale ROI SEO che otterresti investendo nel traffico organico per la tua azienda.
Come migliorare i risultati Core Web Vitals
Ottimizzazione del LCP
Per migliorare il LCP, troverai già molti consigli a test svolto, che sono specifici per il tuo sito web.
Possiamo tuttavia affermare che la maggior parte dei siti si troverà questi suggerimenti:
- Ottimizza e comprimi le immagini principali;
- Implementa il lazy loading per i contenuti non essenziali;
- Utilizza formati di immagine moderni (WebP, AVIF);
- Sfrutta il preload per risorse critiche;
- Ottimizza il rendering del percorso critico;
- Implementa una Content Delivery Network (CDN);
Queste ottimizzazioni sono particolarmente ritrovate nella SEO tecnica di un sito WordPress, dove i temi e i svariati plugin vanno ad influenzare significativamente le performance di caricamento.
Ottimizzazione dell’INP
Allo stesso modo, ogni sito avrà suggerimenti diversi su come migliorare l’INP, ecco i più comuni:
- Minimizza il JavaScript non essenziale;
- Suddividi in chunk i task JavaScript di lunga durata;
- Ottimizza i gestori di eventi per risposte più rapide;
- Implementa il Web Worker per operazioni pesanti;
- Riduci il tempo di esecuzione JavaScript sul thread principale;
- Ottimizza il First Input Delay (FID) come base per un buon INP;
Si tratta prettamente di interventi tecnici, particolarmente rilevanti per siti con elevata interattività o applicazioni web complesse.
Ottimizzazione del CLS
Infine, il CLS è facilmente migliorabile tenendo a mente queste best practice:
- Specifica dimensioni per immagini e video (width e height);
- Riserva spazio per elementi pubblicitari e contenuti dinamici;
- Evita l’inserimento di contenuti sopra i contenuti esistenti;
- Precarica i font personalizzati;
- Utilizza la proprietà CSS `font-display: optional` o `font-display: swap`;
In questo modo vai a creare un’esperienza visiva stabile, riducendo la frustrazione degli utenti durante la navigazione.
Plugin Specifici per ottimizzare i Core Web Vitals su WordPress
Esistono plugin WordPress dedicati all’ottimizzazione delle performance:
- WP Rocket
- LiteSpeed Cache
- Asset CleanUp
- Perfmatters
- Flying Scripts
Ognuno di essi ha i suoi pregi e i suoi difetti. Di solito, possiamo capire se un plugin faccia più al caso nostro si un altro in base alle specifiche esigenze del nostro sito e alla configurazione del server, ma anche in base alla nostra esperienza con i Core Web Vitals. Per semplici siti wordpress che non hanno troppe esigenze, WP Rocket è un’ottima soluzione tutto-in-uno. Combinare più plugin può essere utile, ma attenzione ai conflitti! Ad esempio, WP Rocket e LiteSpeed Cache non dovrebbero essere usati insieme perché entrambi gestiscono la cache.
Come possiamo aiutarti?
La correlazione tra Core Web Vitals e posizionamento organico rappresenta un tema centrale nel dibattito SEO contemporaneo. Nonostante Google abbia ufficialmente integrato queste metriche tra i fattori di ranking, il loro peso specifico nell’algoritmo rimane un’incognita per i professionisti del settore.
Muoversi con competenza in questo complesso ecosistema richiede expertise specialistica. Una consulenza SEO professionale offre un valore concreto attraverso quattro aree d’intervento chiave:
Audit SEO Tecnico
Un’analisi tecnica specializzata consente di identificare problematiche specifiche che penalizzano le performance, scoprire opportunità di ottimizzazione prioritarie e individuare colli di bottiglia nascosti che rallentano il sito. Questo processo permette di sviluppare strategie personalizzate perfettamente allineate con il tuo stack tecnologico, massimizzando l’efficacia degli interventi.
Implementazione di Soluzioni Avanzate
I professionisti SEO intervengono concretamente ottimizzando la configurazione server e hosting, migliorando la struttura e il rendering del codice e implementando strategie di caching efficaci. A questo si aggiunge la configurazione di CDN specializzate e l’ottimizzazione delle risorse statiche, elementi fondamentali per garantire caricamenti rapidi e un’esperienza utente fluida.
Monitoraggio e Ottimizzazione
Un approccio professionale garantisce l’analisi regolare delle metriche prestazionali e l’adattamento strategico ai continui cambiamenti dell’algoritmo. Questa vigilanza costante si traduce nell’implementazione di test A/B per miglioramenti incrementali e nella produzione di report dettagliati che documentano l’impatto concreto delle modifiche apportate.
Integrazione nella Strategia SEO Globale
L’ottimizzazione dei Core Web Vitals viene coordinata con il perfezionamento della strategia di contenuti, le attività di link building mirata, il miglioramento dell’architettura informativa e il potenziamento dell’esperienza utente complessiva. Questa visione integrata trasforma gli interventi tecnici in un vantaggio competitivo tangibile nel posizionamento organico e nell’esperienza degli utenti finali.
Questa metodologia strutturata consente di affrontare la complessità dei Core Web Vitals con un approccio sistemico, trasformando una sfida tecnica in un’opportunità strategica per distinguersi dalla concorrenza e migliorare concretamente le performance del sito.
Se ti abbiamo convinto e vuoi contattarci, ti basterà compilare il modulo di contatto qui sotto con pochi dati, e ti offriremo una mini consulenza gratuita di 30 minuti per individuare le possibili aree di miglioramento.
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