Google Trends è un keyword tool, uno strumento gratuito per parole chiave offerto dal colosso informatico che ha sviluppato il motore di ricerca più utilizzato al mondo. Perché Google Trends è utile nella SEO? Google Trends fornisce informazioni sulle tendenze delle query di ricerca, permettendoti di indirizzare le tue risorse in modo mirato nella strategia di contenuti. Inoltre, è uno strumento potente anche nel Digital PR, aiutandoti a ottenere backlink da fonti autorevoli sfruttando un trend di settore o nazionale.
In questo articolo scopriremo tecniche avanzate di utilizzo di Google Trends per analizzare query stagionali, evergreen, confronti e molto altro. Se sei alle prime armi con l’ottimizzazione SEO, valuta il nostro servizio seo mensile scalabile, pensato per portarti risultati senza che tu debba più preoccuparti di nulla.
Cos’è Google Trends
Per cominciare, capiamo cos’è Google Trends. Come detto, è uno software completamente gratuito messo a disposizione da Google, che raccoglie i dati di tutte le ricerche effettuate sul motore di ricerca omonimo ogni giorno, e addirittura ogni ora per le query chiamate “Le ultime tendenze”. Nel momento in cui inseriamo delle parole chiave nella ricerca, possiamo confrontarle con altri termini correlati, e in questo caso, in tempo reale. Questo ci consente di avere una finestra sul mondo delle ricerche dal punto di vista della popolarità.
Google Trends non si limita a mostrarci la tendenza del giorno o dell’ora, ma ci permette anche di vedere una piccola storia del termine di ricerca, come è cambiato nel tempo, e fornisce anche previsioni per il futuro, sia a livello globale che locale, poiché consente di confrontare le tendenze in diverse aree geografiche.
Questa capacità di intercettare le tendenze ci offre un gran vantaggio in ottica SEO, soprattutto per chi vuole capitalizzare sull’effetto FOMO (Fear of Missing Out). Gli utenti spesso cercano di restare aggiornati su mode e novità, e pubblicare contenuti tempestivi può aumentare le possibilità di scalare la SERP nei momenti di massimo interesse.
Pagina principale di Google Trends
Apri la pagina principale; le sezioni sono molte, ma la pagina è ben strutturata e intuitiva da un punto di vista di UX (User Experience). Eccole:
- Le parole più cercate al momento. Già nella sezione Above-the-fold, troviamo una hero dinamica di Google Trends mostra un grafico relativo alla query precompilata nella barra di ricerca interna, evidenziando quando è aumentato l’interesse per quel termine e in quali aree geografiche. In totale, vengono mostrate cinque tendenze attuali.
- Perché è di tendenza. Per ogni query nella sezione hero, vengono proposti alcuni articoli cliccabili di fonti autorevoli che approfondiscono l’argomento. In alternativa, un pulsante di ricerca consente di effettuare la ricerca direttamente su Google.
- Approfondisci. Questa sezione interattiva rimanda all’archivio annuale delle tendenze di un determinato Paese, utile anche per comprendere meglio la cultura locale.
- Realizzata con Trends. Un’area dedicata a come analisti e redazioni in tutto il mondo hanno sfruttato la potenza di Google Trends per estrarre dati e insight.
- Inizia a utilizzare Trends. Una webserie informativa ricca di consigli pratici per gli addetti ai lavori, accompagnata da una serie di articoli utili.

Puoi facilmente vedere come lo strumento sia ben strutturato e intuitivo, anche per i meno esperti. Se desideri rimanere sempre aggiornato sulle ultime tendenze, puoi iscriverti alla newsletter, a patto di avere familiarità con l’inglese.
Come funziona Google Trends
Passiamo ora all’azione. L’interfaccia di Google Trends è molto intuitiva e semplice da usare.
Con questo link puoi andare ai tutorial ufficiali, ma se sei interessato a Google Trends per la SEO, continua a leggere, abbiamo raccolto noi le informazioni salienti per te.
Collegandosi al sito salta subito all’occhio la barra di ricerca. Qui puoi inserire la parola chiave che desideri cercare. Google Trends ti suggerisce diverse alternative, nel caso in cui quella determinata keyword faccia riferimento a più argomenti/tematiche.
Inoltre, ti suggerisce la sezione “le ultime tendenze” molto utile per ottenere informazioni sulle ricerche più gettonate nelle ultime ore e fino a 7 giorni precedenti.
Suggerimento: ricordati di accedere al tuo account Google così da poter personalizzare al meglio la ricerca in base alle tue esigenze.
Ora vediamo più nel dettaglio le funzionalità di questo tool.
Digitando una qualsiasi parola chiave nella barra di ricerca, Google Trends suggerisce diversi risultati.
I suggerimenti che compaiono sotto la parola digitata, ci fanno capire quanto una keyword possa essere generica e ambigua. Fin da subito, Google Trends ti aiuta ad affinare la tua ricerca.
Suggerimento: quando inizierai a usare Google Trends, vedrai che è possibile effettuare la ricerca per “termine” o “argomento”. È sempre meglio, dove possibile, scegliere l’opzione argomento perché non tengono conto della lingua né degli errori ortografici e dei termini che indicano lo stesso concetto.
Cliccando su “Esplora” potremo visualizzare i risultati e restringere la nostra ricerca utilizzando i filtri.
Come utilizzare i filtri
Come accennato, una volta digitata la nostra keyword, Google Trends restituisce già dei risultati ma sicuramente troppo generici. Possiamo perfezionare la nostra ricerca utilizzando i filtri.
I filtri sono 4 e possiamo riassumerli così:
- Geolocalizzazione: come già anticipato, puoi impostare la tua ricerca globalmente oppure a livello nazionale o regionale;
- Intervallo di tempo: impostando un Intervallo temporale è possibile vedere quali sono le ricerche più di tendenza in un determinato periodo. È molto più probabile che la parola chiave “crema solare” venga cercata in estate piuttosto che in inverno;
- Categorie: sono utili per una ricerca più specifica. Ad esempio, se si cerca una parola che può avere diversi significati come ad esempio “ciabatta”, potrebbe essere indispensabile filtrare per la categoria “alimenti e bevande” se si sta cercando una tipologia di pane, oppure “Abbigliamento” nel caso in cui volessi cercare una pantofola.
- Tipologia di ricerca: è possibile restringere i risultati alle sole ricerche su YouTube, Google News, Google Immagini o Shopping, anche in questo caso utile per un’analisi più specifica.
Particolarmente utile è il riquadro che mostra l’interesse per sottoregione.
Guardando la cartina dell’Italia, le regioni colorate con un colore più scuro sono quelle in cui c’è stato maggior interesse per la parola ricercata. A sinistra invece, vengono restituiti i risultati numerici.
Google Trends non mostra mai il numero assoluto di ricerche, bensì restituisce un valore che varia da 0 a 100. 100 indica la popolarità massima in proporzione alle ricerche totali del termine stesso, mentre 0 l’assenza di ricerca per quel termine. Se vuoi avere informazioni sul volume di ricerca di una keyword, dovrai affidarti a strumenti esterni (per l’Italia consigliamo SeoZoom). Se invece vuoi informazioni specifiche sul tuo sito e sulle query usate per trovalro, ti consiglio di correre da Google Search Console.
Per un’analisi più approfondita, i dati possono essere scaricati in formato CSV, permettendo di elaborarli con Excel o Google Sheets. Se invece si vuole condividere un risultato interessante in modo immediato, Google Trends offre un’opzione per pubblicarlo direttamente sui social.
Scorrendo ulteriormente, vengono visualizzate altre due importanti sezioni che riguardano gli argomenti e le ricerche correlate alla parola cercata inizialmente.
Sia gli argomenti che le query possono essere filtrati per “In aumento” o “Più cercati”.
- In aumento: sono gli argomenti o le query che hanno registrato un incremento di ricerca nell’ultimo periodo di tempo. I risultati contrassegnati con il termine “Impennata” hanno registrato un aumento molto elevato, superiore al 5000%, probabilmente perché si tratta di argomenti nuovi che avevano poche (o nessuna) ricerche precedenti.
- Più cercati: sono gli argomenti o le query maggiormente ricercati. Il punteggio ha da una scala va 1 a 100: 100 indica l’argomento più cercato e 50 indica un argomento con la metà delle ricerche rispetto al termine più cercato e così via.
Suggerimento: Può capitare che a volte compaiano poche informazioni o in alcuni casi nulla. Si può provare ad aumentare l’arco temporale così da ottenere più risultati.
Come confrontare le keywords
Una volta avviata la ricerca di una parola chiave, Google Trends offre la possibilità di poterla confrontare con altre parole, cliccando su “+ Confronta”. Si possono addirittura confrontare fino a 5 gruppi di keywords e fino a 25 keywords in ogni gruppo.
Se ad esempio gestisci un blog che parla di musica, può essere utile confrontare dei generi musicali, così da poter scegliere quale contenuto pubblicare.
Un possibile confronto potrebbe essere tra il genere musicale Jazz e l’Indie:
Anche in questo caso, digitando le parole, Google Trends riconosce che stiamo parlando di musica e ti aiuta a indirizzare la tua ricerca suggerendo che l’argomento è “Generi musicali”.
Dal grafico emerge come il genere Jazz è di gran lunga più ricercato dagli utenti in Italia rispetto alla musica indie.
Se si allarga l’arco temporale, si può notare come l’argomento “Musica indipendente” sia sempre stato abbastanza stabile nel tempo, ma comunque di gran lunga meno ricercato rispetto al “Jazz”.
Potrebbe essere quindi più proficuo per il nostro blog scrivere un articolo sulla musica Jazz e in particolare, si può prendere spunto e allargare il nostro argomento valutando le query associate.
Tra queste, infatti, ce ne sono alcune che stanno registrando picchi di popolarità.
Come già menzionato, se compare la parola “Impennata” come in questo caso, significa che quella ricerca ha avuto un aumento di oltre il 5000%. È opportuno però verificare che non si tratti di un picco momentaneo, magari troppo breve per scriverci un articolo.
Una strategia importante potrebbe essere quella di individuare quei contenuti che non passano mai di moda.
Con il posizionamento SEO scalabile, possiamo crearti la strategia di contenuti personalizzata per il tuo business specifico, con il maggior ROI e il minor impego di risorse. Contattaci per una prima consulenza gratuita.
Come identificare gli Evergreen Content
Gli Evergreen Content sono argomenti senza tempo, che non diventano mai obsoleti. Rimangono sempre giovani perché gli utenti li cercano per un lungo periodo di tempo.
“Come fare soldi online” è un esempio di argomento sempreverde, perché le informazioni non variano col passare del tempo, infatti questa tipologia di contenuti non ha mai riferimenti a un periodo temporale e non ruota intorno a una notizia specifica.
Come si può individuare un contenuto Evergreen? Sono quei contenuti che offrono consigli pratici su come fare qualcosa, che rispondono a domande universali come perché, come, cosa ecc.
Su Google Trends è possibili scovarli esaminando il grafico.
Se la crescita è costante oppure stabile nel tempo è possibile che si abbia trovato un Evergreen Content. Se invece sono presenti picchi di popolarità in alcuni periodi, allora è altamente probabile che non si tratti di un contenuto sempreverde.
Garantiscono traffico costante e alti tassi di conversione. Le informazioni variano poco e sono facilmente aggiornabili.
Potrebbe essere fruttuoso per la ricerca di contenuti sempreverdi, esplorare la sezione di Google Trends “un anno di ricerche”.
Qui si trovano tutte le ricerche più gettonate dell’anno, suddivise in più categorie. Alcune di queste propongono tipologie di domande universali che abbiamo detto essere fondamentali per individuare questo tipo di contenuti: Perché? Cosa significa? Cosa fare a?
Inoltre, possiamo non limitarci solo all’esplorazione dell’anno in corso, ma possiamo tornare indietro nel tempo fino al 2001 e confrontare quali trends sono cambiati radicalmente e quali no.
Come identificare e le parole chiave stagionali
Dall’altro lato invece ci sono le parole chiave stagionali, che sono tipologie di keywords che subiscono picchi di popolarità in alcuni periodi specifici dell’anno.
Offrono l’opportunità di sfruttare il momento in cui l’intento dell’utente è al massimo.
Se ad esempio gestisci un e-commerce di abbigliamento, potresti valutare di concentrarti sulla vendita di costumi da bagno a inizio estate.
Il grafico mostra come in Italia, negli ultimi 12 mesi, la ricerca di costumi raggiunge il suo apice a luglio. In ottica SEO potresti iniziare a ottimizzare il tuo sito in anticipo, tra maggio e giugno.
Vale la pena puntare sulle keywords stagionali? Certo, ma in base al tuo business!
Conoscendo in anticipo quali prodotti o servizi raggiungono la maggior popolarità in un determinato periodo, puoi aumentare le tue vendite e la tua visibilità online.
Potresti acquisire anche un vantaggio competitivo nei confronti dei concorrenti che non si sono concentrati su queste opportunità.
5 Tips da ricordare quando si utilizza di Google Trends
Molti utenti, soprattutto se alle prime armi, commettono errori nell’utilizzo di questo tool.
Di seguito troverai dei suggerimenti da non dimenticare, quando fai le ricerche:
- Ricordati di considerare l’arco temporale: può portare a risultati fuorvianti. Un intervallo di tempo più ristretto può essere utile per ricerche più dettagliate. Un intervallo più ampio invece può essere utile se si stanno cercando tendenze a lungo termine, oppure può mostrare come alcuni termini siano soggetti a fluttuazioni stagionali e di conseguenza più o meno gettonati in alcuni periodi dell’anno.
- Ricordati di considerare la localizzazione: capita che molti utenti non impostino correttamente la localizzazione. Se ad esempio vuoi vendere un prodotto a livello locale, è importante filtrare per regione o addirittura per città.
- Comprendi la differenza tra il volume e intento di ricerca: a volte alcuni termini subiscono degli improvvisi picchi di ricerca. È importante capire se si tratta di un evento specifico oppure se la tendenza di crescita sarà a lungo termine.
- Interpreta correttamente i volumi di ricerca: come già accennato, ma importante da ribadire, Google Trends non mostra i valori assoluti delle ricerche, ma dei valori che rispecchiano la massima popolarità in quel periodo di tempo selezionato. In altre parole, “100” indica il picco di ricerca, mentre un valore di “50” significa che l’interesse è metà di quello massimo.
- Serviti delle query e argomenti correlati: sono molto utili per ampliare i contenuti, scoprire altre keywords e nuovi argomenti che possono essere di nostro interesse.
Conclusioni
Google Trends è un ottimo alleato per chi lavora nel mondo del marketing digitale, anche noi di Pawn to Queen SEO lo abbiamo integrato nei nostri processi. In questo modo, possiamo garantire la miglior possibile qualità di ricerca parole chiave da inserire nel tuo piano editoriale SEO.
Infatti, lo scopo principale legato all’utilizzo di questo tool è la ricerca delle keyword, e abbiamo visto quanto la scelta delle parole chiave giuste sia fondamentale per far decollare la tua strategia SEO.
Con Google Trends è molto più facile scovare le tendenze del momento, capire quali argomenti gli utenti stanno cercando in questo preciso istante, cosa invece viene ricercato a livello stagionale e cosa invece rimane attuale anche per lunghissimi periodi.
Specialmente per siti eCommerce e Blog di vario genere, Google Trends usato come keyword tool ti aiuta a posizionare al meglio il tuo sito e a promuovere i tuoi prodotti o servizi.
Curiosità: Cosa ne pensi dell’interesse per la SEO nel tempo? Guarda SEO su Google Trends.