Mobile First Indexing: Sono anni che Google ti avvisa, ma tu lo sapevi?

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Al giorno d’oggi, non avere un sito ottimizzato per i dispositivi mobile potrebbe essere la fine della tua immagine sul web. Il tuo portale potrebbe essere penalizzato sotto tutti i punti di vista: SEO, velocità e User Experience. La Mobile First indexing è stata annunciata nel 2016, entrata in vigore ufficialmente nel 2019 e diventata obbligatoria per i siti preesistenti nel 2021.

Ma perché l’usabilità dispositivi mobili è così importante? Come puoi procedere con un’analisi usabilità dispositivi mobili per capire com’è messo il tuo sito e quali lacune migliorare?

Facciamo insieme una panoramica completa su questo argomento, cercando di comprendere la stretta relazione tra Mobile First Indexing, Google e le possibilità per i motori di ricerca. 

Mobile First Indexing, cos’è per Google

Partiamo subito da una certezza: il Mobile First Indexing è un fattore fondamentale per la SEO on-page. Se le pagine del tuo sito non vengono indicizzate, non verranno mai servite su Google. La corretta indicizzazione è alla base della SEO tecnica, e possiamo accertarci di averla fatta correttamente grazie e Google Search Console. Dunque, se vuoi ottimizzare al meglio il tuo sito, devi pensarlo prima per i dispositivi mobile. 

Ma perché? È molto semplice, Google ha capito che la maggior parte degli utenti ormai naviga sul web con smartphone o tablet. Di conseguenza, dal 2021, il mobile first indexing è il metodo principale attraverso il quale Google scopre e indicizza i nuovi siti. 

Dunque, la SERP odierna è stata realizzata da Google “guardando” e analizzando i migliori siti mobile responsive. Un’altra novità riguarda Googlebot, lanciato come smartphone agent per valutare i contenuti di un sito e posizionarlo nel ranking. 

Ancora una volta quindi, si tratta di una conferma del fatto che ormai la Ricerca Google viene utilizzata in prevalenza dagli utenti con telefoni smartphone. 

persone che usano telefoni mobili

Come funziona l’indicizzazione per dispositivi mobile

Entrando maggiormente nel dettaglio, magari ti interessa capire come funzione l’indicizzazione Google per i dispositivi mobile. Non vogliamo essere troppo tecnici ma è necessario partire in modo chiaro: al momento non esiste un indice separato tra siti desktop e siti mobile. 

Google considera entrambe le versioni quando valuta l’indicizzazione di un sito ma si concentra maggiormente su quella mobile. Di conseguenza, Google mostra agli utenti un solo URL nell’indice, quello che ritiene più appropriato per gli utenti. 

In realtà, per onor di cronaca, menzioniamo che ci sono alcuni siti che sono ancora indicizzati con il vecchio sistema “desktop legacy”, perché mostrano errori nella versione mobile. Tuttavia, si tratta di pochissimi siti che anno dopo anno si adeguano alle scansioni del motore di ricerca. 

Inoltre, vogliamo ricordarti anche una cosa: forse hai notato di non trovare più dettagli inerenti all’argomento Mobile First Indexing su GSC. Perché? È presto detto: nei recenti aggiornamenti per la Search Console, Google ha disattivato le informazioni del crawler di indicizzazione, ritenute non più necessarie, perché tutti i siti ormai sono sottoposti alla scansione del crawler mobile. 

Mobile First indexing e siti web: cosa implica

Il Mobile First indexing è un fattore che ha rivoluzionato il modo di fare SEO per i siti. Infatti, ha sottolineato come la versione mobile di un portale sia importante come, o forse anche di più oggi, di quella desktop. Per questa ragione, gli esperti SEO si sono adattati a questo cambiamento, trasformando il modo di lavorare nel settore.

Se un tempo ottimizzare contenuti e siti per i dispositivi mobile non era una priorità, ora è fondamentale lavorare in primo luogo su questo e poi sul resto. Per tale ragione, dovresti ripensare il tuo sito se non è ancora ottimizzato per mobile, modificando alcuni aspetti per renderlo migliore in questa versione. 

Ciò è particolarmente importante se hai lanciato il tuo sito dopo il 2019, quando Google ha iniziato a considerare i portali dopo tale anno come “nuovi”, valutandoli direttamente con il mobile first index

A cosa serve il mobile first indexing

John Mueller di Google, colui che ha partecipato agli studi per questo nuovo metodo e search advocate del gigante della tecnologia, ha deciso di dare una spiegazione su cosa serva il mobile first indexing. Secondo lui, è vero che si dovrebbe ripensare il modo di fare SEO e puntare molto sul creare un sito ottimizzato per dispositivi mobile per riuscire a “colpire” il crawler di Google. 

Tuttavia, in un tweet di qualche anno ha chiarito: il mobile first indexing non serve come fattore per il ranking ma è solo un modo attraverso il quale Google scansiona e attiva il crawler per mostrare i risultati in SERP. Queste dichiarazioni da alcuni sono prese con le pinze, mentre altri le considerano la pura verità. 

In ogni caso, suggeriamo comunque di controllare un sito e di ottimizzare l’usabilità dei dispositivi mobile: potrebbe dare vantaggi agli utenti che visitano il tuo portale da smartphone e portare a una reputazione positiva del tuo brand. 

Ancora una volta poi, è bene specificare che per gli utenti non ci sono differenze: l’indice è unico e Google decide quale URL mostrare nella SERP (pagina dei risultati della ricerca) in base a quale individua come migliore, capace di rispondere alle esigenze di chi ha effettuato la ricerca. 

Come evitare gli errori con il Mobile First Indexing

A questo punto, devi sapere quali sono gli errori da evitare assolutamente con il mobile first indexing. Ebbene, in linea di massima questi sono gli errori più comuni che in passato sono stati fatti da tantissimi siti, specialmente a cavallo del nuovo metodo d’indicizzazione: 

  • Non usare un tema responsive: si tratta di un errore molto comune e molto grave, specialmente se si usa WordPress come CMS per il proprio sito. Il tuo portale dovrebbe essere sempre responsive, ovvero adattarsi in base al dispositivo dell’utente che visualizza la pagina web. Abbiamo una guida sulla Strategia SEO per WordPress da non perdere;
  • Non verificare i dati strutturati: a volte alcuni hanno inserito numerosi dati strutturati nella versione desktop del sito, dimenticandosi di fare lo stesso per la versione mobile. Ciò ha creato problemi e complicazioni dell’indicizzazione, dunque occhio alla presenza dei dati strutturati nella versione mobile;
  • Assenza di tag “Canonical” e contenuti duplicati: un altro errore che potrebbe essere presente anche nel tuo sito. Potresti richiedere un SEO Audit per evidenziare questo e altri problemi che potrebbero mandare in conflitto il tuo portale con l’indicizzazione di Google. 

Le raccomandazioni di Big G

Google per fare chiarezza ha anche dato delle raccomandazioni a tutti gli specialisti e ai proprietari di siti per evitare di commettere errori e facilitare il mobile first indexing. Quali sono quelle che devi conoscere? 

Come prima cosa, il motore di ricerca ha evidenziato ancora una volta come questa modifica sia stata necessaria visti i cambiamenti nelle abitudini degli utenti del web, sempre più pronti per fare ricerche con gli smartphone che hanno a portata di mano. 

Di conseguenza, Google ha anche consigliato ai Webmaster di rendere i siti mobile-friendly, prestando attenzione a fattori come la readiness, la leggibilità dei contenuti. Inoltre, è anche importante che un sito sia scansionabile e indicizzabile. 

Mobile First Indexing: i consigli da seguire assolutamente per la progettazione

Se da una parte ci sono errori che devi evitare quando si parla di Mobile first indexing, dall’altra ci sono dei consigli da seguire per la progettazione del tuo sito. Si tratta di suggerimenti che vogliamo darti anche noi e che rappresentano un complemento alle summenzionate raccomandazione di Google. 

Nel dettaglio, sono tre i consigli per un portale che sia costruito in modo ottimale quando si considera l’esperienza utente su dispositivi mobili:

  • Design Responsive: Consiste nell’utilizzare lo stesso codice HTML e URL per tutti i dispositivi, adattando automaticamente il layout in base alle dimensioni dello schermo. Google raccomanda questa soluzione per la sua semplicità ed efficacia.
  • Pubblicazione Dinamica: Utilizza lo stesso URL per tutti i dispositivi, ma serve versioni diverse del codice HTML in base al dispositivo dell’utente, rilevato tramite lo user-agent. Questo metodo richiede una gestione accurata per garantire che il contenuto servito sia appropriato per ogni dispositivo.
  • URL Distinti: Prevede l’uso di URL separati per le versioni desktop e mobile del sito, con contenuti ottimizzati per ciascun dispositivo. Questo approccio richiede una gestione attenta dei reindirizzamenti e delle annotazioni rel= “canonical” e rel= “alternate” per evitare problemi di indicizzazione.

Immagini e video: come comportarsi?

Al giorno d’oggi il tuo sito dovrebbe avere nelle pagine contenuti multimediali come immagini e video. Questi ultimi rendono il portale attraente per l’utente medio. Come ottimizzarle per dispositivi che devono essere indicizzati primariamente per dispositivi mobile? Ebbene, come prima cosa dovrebbero essere di ottima qualità e di buone dimensioni: né troppo piccole, né troppo grandi. 

Le immagini dovrebbero essere anche in formati supportati, essendo poi pubblicate su URL stabili. Attenzione ancora una volta al testo alternativo che dovrebbe essere presente sia su versione desktop che su versione mobile. Similmente, la qualità delle immagini e dei video dovrebbe essere la stessa, mantenendo anche elementi come didascalie, titoli e nomi del file. 

Per quanto riguarda i video, è anche importante posizionarli in una parte della pagina dove si possano vedere senza problemi da dispositivo mobile, cercando di inserirlo in un’area non invadente ma che possa stimolare la curiosità. 

Posizionamento ads: un altro fattore da valutare

Questo è un fattore da non sottovalutare assolutamente: è lo stesso Google a consigliare massima attenzione. In una pagina mobile, gli annunci a pagamento (o i pop up in generale) potrebbero diventare troppi o invadenti. Di conseguenza, un sito con annunci simili potrebbe essere penalizzato dal motore di ricerca. 

Se il tuo sito fa ampio uso di annunci, attenzione a come mostrarli e soprattutto dove posizionarli. Ovviamente, se hai un sito editoriale vorresti guadagnare dagli annunci e dai link di affiliazione. Per non “far arrabbiare” Google, cerca di trovare il giusto equilibrio. 

Ti consigliamo per esempio, di non far occupare la parte superiore del tuo sito da troppi annunci o da annunci troppo grandi. In questo modo ottimizzerai l’esperienza utente e potrai evitare penalizzazioni da parte di Big G. 

Meta Description: attenzione a non dimenticarla

Tra i fattori da considerare dovresti valutare anche la meta description per l’ottimizzazione delle pagine web mobile first indexing. Ogni pagina dovrebbe avere una meta-description originale e che riprenda le keyword principali. 

Modificare la meta description di ogni pagina potrebbe essere una faticaccia, specialmente se devi farlo in modo “retroattivo”, dunque su pagine che hai già pubblicato online. Tuttavia, se hai un sito con un CMS comune, come WordPress, potresti farti aiutare da plugin specializzati in questo genere di operazioni. 

Un esempio potrebbe essere Yoast SEO, un pratico alleato quando si parla della modifica di questi dati. Potresti in pochi minuti modificare la meta-description delle tue pagine WordPress, così da migliorare l’indicizzazione di Google. 

In alternativa, si può far ricorso all’Intelligenza Artificiale per automatizzare il processo di ottimizzazione dei metadati. Se il tuo sito ha migliaia di URL, è impensabile condurre questa operazione manualmente. Si possono creare automatizzazione che utilizzano l’IA in modo intelligente e non penalizzante per veloccizzare (e rendere possibile) questo e altri processi.

Un trucco che non tutti conoscono

C’è poi un trucco che vogliamo rivelarti quando si parla di Mobile first indexing. C’è un fattore che molti dimenticano ma che potrebbe fare la differenza. 

Di quale si tratta? Delle direttive del file robots.txt. Specialmente se passi da un sito ottimizzato desktop a uno ottimizzato per mobile, controlla questo file. Presta attenzione che tutto sia in regola: uno dei maggiori problemi potrebbe essere dovuto dalle discordanze tra le versioni di questo file. 

Come ottenere un sito che rispetti il Mobile first indexing

Come hai potuto vedere, oggi avere un sito che sia ottimizzato per mobile è un must. Non puoi davvero rimanere indietro sotto questo punto di vista: la concorrenza potrebbe superarti e il divario potrebbe diventare troppo ampio per poterlo colmare. 

Cosa devi fare quindi? Semplice, contattaci e non dovrai fare altro che goderti i risultati. Oltre a sviluppare il tuo nuovo sito, creiamo una strategia che possa farti scalare posizioni su Google, conquistando anche gli utenti che riescono ad atterrare sul tuo sito. 

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